san Nicola

È noto che ci sono moltissime chiese dedicate a san Nicola in tutto il mondo dall’America alla Russia, passando dalla Spagna alla Grecia, il culto nicolaiano è disseminato un po’ ovunque. Non tutti sanno però che anche le spoglie mortali del santo non si trovano tutte nello stesso luogo. Ebbene sì, le ossa di san Nicola arrivate nel XI a Bari, non sono complete, parte delle stesse si trovano a Venezia e non solo.

Ma facciamo un quadro completo della situazione.

I rapporti fra Bari e Venezia

Bari e Venezia fino al XVII hanno avuto importantissimi scambi commerciali, entrambe città di mercanti e marinai, avevano come obiettivo comune il controllo del mar Adriatico.

È importante ricordare che fu proprio la flotta Serenissima guidata dal doge Pietro Orseolo II nel 1002 a salvare la città di Bari durante l’assedio saraceno del kâid Safi.

Bari saluta i liberatori veneziani (ph Edizioni del Centro Librario)

Questo avvenimento ricordato con gratitudine dal popolo barese diede origine, non solo a una solida alleanza che portò a un fitto scambio commerciale fra le città, ma anche alla festa Vidua vidue e secondo lo storico Antonio Beatillo anche alla costruzione della chiesa di san Marco dei Veneziani:

E di qua fu ch’a perpetua memoria di sì gran beneficio, edificarono i Baresi nella loro Città quella Chiesa di San Marco, Protettore de’ Venetiani

Chiesa di san Marco dei Veneziani

Il 30 marzo 1906 dedicava a Venezia anche una strada sulle mura della città.

Le spedizioni per recuperare le ossa di san Nicola

Ma per quanto i rapporti fossero stretti, l’amicizia fra le due città non era priva di rivalità. Quando nel 1087 la spedizione dei 62 marinai tornò da Myra con le ossa di san Nicola, l’avvenimento fece scalpore e diede a Bari una grande notorietà che consolidò fortemente il suo potere religioso accanto a quello politico.

Gli amici veneziani però non appresero di buon grado la notizia e dubitando della sua veridicità, pensarono bene di controllare il sepolcro in Anatolia. Così nel giro di una decina d’anni anche i veneziani riprovarono l’impresa e si recarono sul luogo ormai in mano ai mussulmani.

A quanto pare l’impresa veneziana non fu affatto infruttuosa e riuscirono a trovare schegge e ossa più piccole del santo che subito riportarono in terra natia.

Le ossa furono depositate presso la chiesa di san Nicolò del Lido e all’improvviso il santo dei marinai, san Nicola appunto, si trovò diviso fra i due più importanti porti dell’Adriatico dell’epoca.

In realtà, dopo i veneziani ci furono altre incursioni o trasferimenti di proprietà, ora parte delle reliquie si trovano anche a Genova, Benevento, Roma, Bucarest, Sant-Nicolas de Port nei pressi di Nancy, Malta ecc ecc. ma il grosso delle ossa resta diviso fra Bari e Venezia.

Le analisi sulle ossa di san Nicola e la fine della disputa

Fra le due città amiche-rivali iniziò quindi una disputa secolare per vantare il primario di “depositaria” delle ossa del santo. 

Questa “contesa” si è conclusa solo nel 1992. La Chiesa infatti per smentire i dubbi sulle spoglie, sorti a causa di questa moltitudine di reliquie provenienti dal corpo del santo, ha richiesto nel 1953 un’ispezione delle ossa custodite nella basilica di Bari. L’esame è stato eseguito, nella notte tra il 5 e il 6 maggio dal patologo dell’Università, il prof. Luigi Martino e da una commissione pontificia, presieduta dal Mons. Enrico Nicodemo Arcivescovo di Bari, nella cripta della basilica.

L’esame delle ossa (ph Cacucci Editore)
Ossa del santo a Bari (ph Cacucci Editore)

Lo stesso professore nel 1992 ha poi eseguito il medesimo esame anche sulle ossa custodite a Venezia. I resti di entrambi i siti sono stati considerati autentici e il primato di possedere le ossa del santo è stato suddiviso fra le due città.

Ossa del santo a Venezia (ph edizioni L.I.E.F.)

Una decisione che pare alquanto “salomonica” e molto “politica”, considerato che anche dalla foto è evidente come il cranio e molte ossa siano depositate presso la cripta barese, ma che ha avuto il pregio di spengere ogni tensioni fra i fedeli di un santo che non solo è venerato in tutto il mondo ma è anche amato in egual misura da cattolici e ortodossi.


Bibliografia:

  • Antonio Beatillo, Historia di Bari, Cacucci Editore, Bari, 2018
  • Aldo Luisi – P. Gerardo Cioffari, San Nicola e le sue reliquie, Cacucci Editore, Bari, 2014
  • Nino Lavermicocca, Bari le chiese della città vecchia tra arte e devozione, Adda Editore, Bari, 2005
  • Perotti Armando, Puglia e Venezia – Tra mito e storia, Edizioni del Centro Librario, Bari, 1973
  • Enzo Varricchio, Il giallo dei due corpi di San Nicola: un’antica disputa tra Bari e Venezia, www.dirittodellearti.it
  • L.G. Paludet, Ricognizione delle reliquie di S. Nicolò, Edizione L.I.E.F., 1994, Vicenza.

Link Wikipedia san Nicola:

https://it.wikipedia.org/wiki/San_Nicola_di_Bari

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Giornalista pubblicista, da anni collabora come redattore, fotoreporter e social media manager per testate giornalistiche on-line. Persona curiosa e intraprendente, ha coltivato negli anni diversi hobby.

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