Isabella

Abbiamo già parlato della leggendaria isola di Monte Rosso a largo della città, ma forse non tutti sanno che nei piani della duchessa Isabella d’Aragona (1470-1524) anche Bari era destinata a diventare un’isola.

Il primo a parlarne è stato lo storico Antonio Beatillo (1570-1642) nel suo libro Historia di Bari, grazie a una relatione a bocca et in scritto, di persone vecchie. E appunto nelle pagine del suo scritto ci rivela che la duchessa voleva trasformare la città in un’isola per motivi difensivi, facendola circondare dal mare, grazie ad un canale navigabile intorno alle mura, e collegandola alla terra grazie a dei ponti:

[…] nel 1501, venne à stantiare nella Città di Bari la Duchessa Donna Isabella, & à pena vi giunse, ch’entrò in pensiero, come Signora grande, di ampliarla, abbellirla, e fortificarla, con porla in isola, e farla circondar tutta dal mare. Perciò fece un gran ponte, da un quarto di miglio fuor le muraglie, al lito del mare di ponente, e maestro, acciò di là cominciassero le acque à penetrar dentro terra, e per un nuovo affar largo e profondo, che stava unito dal ponte, scorressero fin dentro al molo, che stà dall’altra parte della Città. Havea il canale fabriche grosse di qua, e là, tanto distanti tra di sè, che trè buone barche poste in fila vi poteano entrare, e navigare commodamente. Et andò l’opra tanto inanzi, che gionsero le acque fino al luogo, c’hor vien detto Delle Saline.

Historia di Bari

Il progetto di Isabella d’Aragona

Quindi, da quanto scrive Beatillo, il canale aveva argini massicci e così distanti che tre barche affiancate avrebbero potuto navigare agevolmente. I lavori inoltre proseguirono fino alla località delle saline che lo storico Melchiorre V.A. (1922-2010), identifica nell’attuale quartiere Libertà e in particolare nella zona di via Manzoni.

Lo stesso storico ipotizza dove poteva essere il ponte di cui parla Beatillo:

Tenuto conto che il miglio equivale a circa m. 1069, è agevole dedurre che la testa del ponte in questione fu situata a poco meno di 400 metri dalle mura, lungo la riviera di ponente, probabilmente a ridosso della zona ove attualmente scorrono la via Napoli e il corso Mazzini.

Il progetto prevedeva inoltre la costruzione di altri ponti, oltre a quello principale, che avrebbe collegato la nuova “isola di Bari” alle strade che portavano ai paesi vicini.

L’opera non giunge a compimento

Purtroppo, è abbastanza chiaro che il progetto naufragò e non arrivò al suo giusto compimento. Isabella d’Aragona morì nel 1524 e sua figlia Bona (1494-1557) non proseguì il suo progetto.

Ogni traccia dell’opera sparì, quando il 2 ottobre del 1567 un’alluvione fece esondare il torrente Picone (non fu né la prima né l’ultima volta che questo avvenne), e l’acqua travolse il ponte e colmò il canale, non ancora concluso, riempendolo di melma e detriti.

Ormai dell’ardito progetto della duchessa Isabella d’Aragona non resta che il ricordo, non si conosce neanche il sito esatto da cui partì il disegno di trasformare Bari in un’isola, nondimeno a memoria di questa storia resta l’ansa, posta fra il CUS e Molo Pizzoli e parallela a corso Vittorio Veneto, una zona paludosa da tempo bonificata, chiamata “Marisabella” che è appunto una crasi di “Mare Isabella”.


Copertina: incisione di Giambattista Albrizzi 1761

Bibliografia:

  • Antonio Beatillo, Historia di Bari, Cacucci Editore, Bari 2018
  • Vito Antonio Melchiorre, Bari, Mario Adda Editore 1987
  • Vito Antonio Melchiorre, Storie baresi, Levante Editori 2010
  • Vito Antonio Melchiorre, Storie di Bari, Mario Adda Editore 2001

Link Wikipedia Isabella d’Aragona:

https://it.wikipedia.org/wiki/Isabella_d%27Aragona_(1470-1524)

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Giornalista pubblicista, da anni collabora come redattore, fotoreporter e social media manager per testate giornalistiche on-line. Persona curiosa e intraprendente, ha coltivato negli anni diversi hobby.

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